Da oltre 10 anni con l’arrivo della stagione invernale mi si presenta una dermatite che mi accompagna fino alla primavera successiva. All’inizio ho seguito il classico iter con prove allergiche, visita dermatologica e abbondanti dosi di cortisone per placcare gli sfoghi cutanei. Dopo un po’ mi son accorto che tale approccio si limitava a curare il sintomo ma non affrontava la reale causa scatenante. Così ho iniziato a interessarmi prima di omeopatia, poi di fitoterapia e poi di alimentazione. Dopo tanti libri e corsi la situazione è notevolmente migliorata ma comprendevo che questo non era tutto, che c’era dell’altro che mi stava sfuggendo. Il mio interesse si è quindi focalizzato su un livello superiore. Per una serie di coincidenze (frutto tardivo delle mie ricerche visto che avevo il recapito da anni in tasca), ho conosciuto prima Carmen la quale mi ha proposto una nuova prospettiva che, partendo dalla medicina orientale, si focalizzava sull’energia. E poco dopo, su consiglio della stessa Carmen, ho conosciuto Maryna che mi ha accompagnato a comprendere meglio la sorgente del mio disagio, non più quindi superficiale ma più profondo, intimo.
Se si può riassumere con poche parole la sensazione di quando si esce dopo un incontro con Maryna, queste potrebbero essere leggerezza, serenità, autoperdono e speranza. Ogni donna o uomo, fin da infante, tende a diventare come gli altri vogliono, non solo conforme a schemi famigliari o sociali, ma soprattutto spinto a compiere solo quelle azioni che generano apprezzamento da parte degli altri. Questo gioco, spesso perverso, fa sì che ci si scordi di chi si è veramente, delle proprie caratteristiche intrinseche, delle ambizioni, di ciò che ci fa star bene. Il giudice più severo, quello interiore, inizia quindi a colpevolizzare, a censurare, a spegnere l’energia positiva. Il corpo quindi si ribella lanciando segnali ovvero i sintomi che generalmente curiamo mettendoli a tacere. Maryna non giudica, si limita ad ascoltare e comprendere, pone le giuste domande (senza offrire risposte preconfezionate) per guidare alla comprensione della propria individualità. Se e quando necessario rompe anche gli schemi di cui spesso siamo vittime e carnefici. E soprattutto insegna ad accogliere positivamente (senza mettere a tacere) i segnali sia fisici che emozionali. Il suo percorso formativo mi ha incuriosito spingendomi a seguire (leggere, visionare) il materiale disponibile dei suoi “maestri” appassionandomi alla sua professione.
D.B. (DENIS BRUZZO)
42 anni
